Makeup d'epoca: gli anni '50

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view post Posted on 21/3/2016, 11:36     +1   +1   -1
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Biomineralina Addicted

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L'immagine "Ceil de Biche" (Occhi di cerbiatta) creata da Erwin Blumenfeld con la modella Jean Patchett e usata come copertina di Vogue del Gennaio 1950, rappresenta la quintessenza dello stile che avrebbe dominato quegli anni:



- sopracciglia perfettamente arcuate ripassate con la matita marrone

- labbra rosse ben definite dalla matita contorno labbra e da più strati di rossetto dello stesso colore

- incarnato pallido, omogeneo, senza difetti, reso opaco dalla cipria in polvere bianca applicata con il piumino su cui spicca per contrasto un piccolo neo finto disegnato per vezzo

- "occhi da cerbiatta" con ciglia all'insù e aperte a ventaglio grazie a piegaciglia (spesso riscaldati con ogni mezzo possibile), mascara, ciglia finte, un velo di ombretto ed eye liner.

L'eye liner, rigorosamente nero, all'inizio degli anni '50 viene usato solo per coprire l'attaccatura delle ciglia finte, è una riga sottile senza codina o con la codina all'insù appena accennata, nel corso del decennio diventa più spessa e importante, prima solo nella parte esterna sempre più allungata ed estesa verso l'alto, poi su tutta la rima palpebrale, fino a diventare, alle porte degli anni '60, il punto focale di tutto il look.

L'eyeliner in pasta densa e cremosa veniva applicato con un pennello dalla punta sottile


In questi anni avviene il passaggio dal mascara originale sottoforma di panetto solido sopra cui viene sfregato un pettine simile a uno spazzolino da denti a quello in tubo con scovolino che usiamo ancora oggi:


In realtà la donna comune nella vita di tutti i giorni osava con il colore molto più di quanto l'immaginario hollywoodiano ci abbia fatto credere. Le palette del make up cambiavano almeno due volte l'anno di pari passo con quelle della moda per i vestiti. Ai tempi era molto più importante che l'ombretto si abbinasse alla borsetta o alle scarpe piuttosto che valorizzare la donna che lo indossava. Erano considerati raffinati abbinamenti come ombretto verde ghiaccio+matita verde bosco+mascara color rame o ombretto azzurro argentato+ matita blu notte+mascara viola. La combinazione di maggior successo fu ombretto e/o mascara turchese+ labbra arancio sfoggiata anche da Tippi Hedren ne "Gli Uccelli" di Hitchcock.

Ombretto verde muschio, uno dei colori best seller assieme a lilla e azzurro






Tippi Hedren ne "Gli Uccelli"

Il fondotinta era molto più pesante di quello che siamo abituate a usare oggi, veniva steso in spessi strati come se fosse una maschera umida, di parecchi toni più chiaro del colore naturale della pelle nel caso delle donne più eleganti e sofisticate, di un marrone artificiale per chi voleva simulare l'abbronzatura di una vacanza che ancora non si poteva permettere. Il collo di solito veniva trascurato rendendo piuttosto visibile lo stacco netto della maschera perfetta, finta e vistosa che doveva rappresentare il make up di quest'epoca.

Fondotinta liquido e luminoso, un grande cambiamento dopo decenni di cipria in polvere opacizzante



Beauty tutorial di Helena Rubinstein. La creatività non era contemplata, ogni ora del giorno e situazione sociale prevedeva un look e regole ben precise da rispettare.


Leggenda vuole che alcuni mariti non siano mai riusciti a vedere le mogli al naturale, piuttosto si svegliavano un'ora prima per rendersi impeccabili, si coricavano solo a luci già spente o, addirittura, andavano a letto con un trucco serale creato apposta per dormire e i momenti d’intimità. I giornali femminili erano ricchi di consigli su come apparire al meglio e i saloni di bellezza avevano corsi in cui era possibile imparare a truccarsi. I prodotti più ambiti erano la cipria compatta Cream Puff di Max Factor (pubblicizzata da Ava Gardner nel '53 e da GwynethPaltrow nel 2013), il suo correttore e copriocchiaie Erase del 1954, primo prodotto di camouflage per il grande pubblico, il sapone LUX e il Silken Lipstick di Helena Rubinstein, il primo rossetto in stick arricchito da proteine della seta dalla consistenza cremosa, morbida e idratante.

Ava Gardner per Max Factor



Ovviamente anche mani e piedi dovevano essere ben curati con le unghie dipinte dello stesso colore e in tinta con il rossetto, in tutte le sfumature di rosso possibile, corallo e arancio. La manicure tipica era ovale e allungata, quasi a punta, ma spesso si preferiva usare direttamente le unghie finte.

I capelli potevano essere lunghi o corti, raccolti o sciolti, ma sempre perfettamente in piega con permanente o bigodini (anche auto riscaldanti), il biondo platino, miele e fragola era fra i colori più amati mentre il rosso "alla Gilda" era ancora considerato poco serio. Si faceva largo uso di frange, chignon e toupet posticci. Verso la fine del decennio lo stile è più vaporoso con volumi e cotonature sempre più ampi e la lacca diventa un accessorio indispensabile.

L'immancabile lacca


Uno dei tagli più diffusi e amati


Per non rovinare la messa in piega i cappellini venivano spesso sostituiti da piccoli eleganti copricapi attaccati direttamente ai capelli



Il parrucchiere era un'importante luogo di ritrovo, uno dei pochi in cui le donne si sentivano libere di essere se stesse


Per la prima volta viene realizzata una linea di make up specifica per le teenagers che, grazie al boom economico, cominciano ad avere una paghetta da investire. Il trucco è simile a quello delle madri ma meno preciso, con frangette corte, sopracciglia più larghe e folte, labbra "imbronciate" poco definite e code di cavallo ispirate alle giovani Brigitte Bardot e Audrey Hepburn.

Audrey Hepburn e Brigitte Bardot all'inizio della loro carriera


Icone di stile: Anna Magnani, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Grace Kelly, Liz Taylor, Doris Day, Evita Peron, Anita Ekberg, ecc.

Liz Taylor


Sophia Loren


Gina Lollobrigida


Grace Kelly

Marylin Monroe merita un discorso a parte, è diventata il simbolo degli anni '50 ma, nonostante il suo look sia uno dei più amati e imitati, nasconde ancora tanti piccoli segreti. Per esempio amava spignattare personalmente il suo balsamo labbra ed era talmente gelosa della ricetta da volerla brevettare, applicava le ciglia finte solo nell'angolo esterno per ottenere uno sguardo sexy, socchiuso e velato e inseriva all'interno della rima palpebrale inferiore una matita rossa per rendere ancora più chiaro il bianco dell'occhio. Esasperava il contouring per ottenere un viso il più possibile a forma di cuore, usava uno spesso strato di vaselina sotto il fondotinta come se fosse un primer per ottenere un effetto "glow" illuminante in aperto contrasto con il trend opacizzante dell'epoca e sulle labbra arrivava ad avere anche 6/7 strati di prodotti fra burrocacao, vaselina, cipria, matita e almeno 2 o 3 rossetti di colore diverso, ecc. Nella maggior parte dei suoi film quello che sulla sua bocca sembra rosso in realtà è un rosa baby, il vero rosso sarebbe sembrato nero sulle pellicole dell'epoca.



Pubblicità per i cosmetici della famiglia Westmore, costruttori di parrucche, sono diventati i primi truccatori ufficiali dei grandi studios hollywoodiani inventandosi da zero la professione.


Per chi volesse saperne di più:

Video

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Edited by missholly - 21/3/2016, 18:31
 
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Burning_Phoenix
view post Posted on 21/3/2016, 15:52     +1   -1




Bellissimo Holly!! non so più che dire!!!

:***: :cuo:
 
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view post Posted on 21/3/2016, 17:55     +1   -1
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Ommiodddio, l'ho letto tutto d'un fiato! Articolo interessantissimo, scritto bene e foto perfette *____* grazieeee!!
 
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pennydue
view post Posted on 22/3/2016, 12:20     +1   -1




Bellissimo articolo, come sempre corredato da splendide foto

Grazie Holly
 
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Megara93
view post Posted on 25/3/2016, 11:27     +1   -1




Davvero interessante! Non sapevo che il trucco fosse così pesante, anche se una domanda mi sorge spontanea: queste mode e abitudini erano molte diffuse negli USA, ma anche in Italia?
Perché mia madre mi dice sempre che in realtà non tutti si potevano permettere di seguire queste mode, erano come scrivi anche tu, seguite per lo più da donne di posizione elevata. Se penso al costo dei trucchi e il tempo impiegato non solo per eseguire il make up ma anche per stare dietro ai vari ritocchi durante la giornata, non credo che tutte le donne avessero un trucco o piega impeccabili tutti i giorni..
 
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view post Posted on 25/3/2016, 12:13     +1   -1
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Biomineralina Addicted

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Negli Usa era di uso comune in quasi tutti gli strati sociali, sono gli anni del boom della borghesia, in Europa e in Italia si sta uscendo dalla guerra e c'è ancora molta povertà, l 'ideale femminile però e lo stesso per tutte in particolare l'abbinata labbra rosse (sempre almeno nelle occasioni speciali) e/o cipria e i capelli messi in piega con i bigodini, se ci fai caso è l'acconciatura che hanno tutte le attrici dei vari film "poveri ma belli", era essenziale per sentirsi a posto.
 
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5 replies since 21/3/2016, 11:36   258 views
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