Posts written by missholly

view post Posted: 7/3/2016, 15:37     +1Makeup d'epoca: gli anni '20 - Di tutto un pò!


Quello che oggi viene comunemente considerato lo stile tipico degli anni venti era in realtà sfoggiato da un ristretto gruppo di giovani ricchi e privilegiati che affrontarono il decennio come se fosse un unico lungo grande party "alla Gatsby" per poi scontrarsi con la dura realtà durante la crisi del '29. Nella vita di tutti i giorni le donne abbandonarono volentieri le costrizioni fisiche e morali imposte dai bustini ottocenteschi, ma di certo non si tagliarono i capelli in massa (cosa fortemente osteggiata dai mariti dell'epoca) nè cominciarono all'improvviso ad andare in giro con le soppraciglia depilate e gli occhi bistrati di nero, l'evoluzione fu molto più lenta e graduale di quello che sembra.

Il look era molto più fresco e leggero di quello scuro e stereotipato a cui siamo abituate a pensare:




Le più coraggiose portavano i capelli "alla maschietta" o a caschetto, con o senza frangia, lisci o con onde piatte e molto fitte, mentre le altre si limitavano a raccoglierli e acconciarli in modo che sembrassero più corti. Un altro luogo comune da sfatare, nato dai contrasti di ombre e luci delle foto in bianco e nero, è che il trucco occhi-labbra fosse molto scuro; in realtà gli ombretti più usati erano verde, turchese e blu (abbinati ad abbondante matita e kajal nero o marrone) e i rossetti più amati rosa scuro, lampone, rosso e arancione. Le soppraciglia erano sottilissime, arcuate e allungate verso il basso, spesso direttamente rasate e ridisegnate con la matita nera. La forma ideale dell'occhio era tondeggiante e all'ingiù mentre quella della bocca era piccola e a cuore, per ottenerla si annullavano le labbra con la cipria e si applicava il rossetto solo nella parte centrale.

Tagli corti


Capelli lunghi raccolti


I cappellini più venduti erano la cloche floscia o semirigida e il basco


Le mani più in voga sfoggiavano una manicure a mezza luna con la lunetta alla base delle unghie lasciata libera e in contrasto con il resto dello smalto colorato (introdotto nel '25).

Half-moon manicure


In contraddizione con un corpo sempre più scoperto da abitini che solo fino a pochi anni prima sarebbero stati considerati delle semplici sottovesti, il make up eccessivo e vistoso diventa una maschera dietro cui nascondere il viso e la propria personalità. Ritoccarsi il trucco in pubblico era considerato un gesto trasgressivo e provocatorio e, proprio per questo, di gran moda grazie anche ad un'attenzione sempre maggiore al design e al packaging in stile art noveau e con decori floreali dei nuovi portacipria e rossetti in stick.

Qualcuno ha detto "ritocco in pubblico?" :)




Le immigrate russe importarono la tecnica del beading che consiste nell'appoggiare delle piccola goccie di cera sulle ciglia riflettendo la luce e illuminando lo sguardo. Ma la vera innovazione in questo campo fu l'introduzione nel 1921 del primo mascara impermeabile; ancora oggi il primato dell'invenzione viene conteso fra Elizabeth Arden e Helena Rubinstein, di sicuro l'accesa competizione fra queste due pionere dell'estetica (assieme a Max Factor) diede una grande spinta evolutiva alla ricerca.

Primo piano di Man Ray su ciglia con beading



Mascara waterproof di Helena Rubistein



L'incarnato ideale all'inizio del decennio è pallido, il più chiaro possibile, ma nel corso degli anni si inizia ad apprezzare anche la pelle più scura, da quella dorata e leggermente abbronzata di Coco Chanel, simbolo di una vita attiva, dinamica e passata all'aperto, a quella color ebano di Josephine Baker il cui stile, dall'albume d'uovo usato per tenere fermi e lucidi i capelli alla matita bianca nella rima interna dell'occhio, venne a lungo imitato aiutando a superare i pregiudizi razziali.

Uno dei primi oli solari in commercio, 1929


Josephine Baker


Icone di stile: Gloria Swanson, una delle prime dive del cinema ad essere definita un' icona; la jazz babe Clara Bow che grazie al film "It" del 1927 diventa l'incarnazione della perfetta it girl ("colei che non sa fare niente ma quel niente lo sa fare benissimo"); la garconne Louise Brooks il cui taglio di capelli a caschetto con frangia piena viene ancora oggi copiato dalle donne di tutto il mondo oltre ad aver ispirato Valentina di Crepax e Anna Wintour; la musa di Man Ray Kiki de Montparnasse; la poetessa Gertrude Stein, mentore e mecenate di alcuni dei più grandi artisti del '900 come Picasso e Hemingway.

L'immagine che ha reso Gloria Swanson un'icona



La It Girl Clara Bow





Il caschetto di Louise Brooks



Infine celebriamo, come solo loro avrebbero saputo fare, le flappers, giovani donne come noi che con le loro ginocchia scoperte, mancanza di inibizioni e voglia di vivere, hanno fatto fare un enorme e gioioso salto in avanti all'emancipazione femminile:

view post Posted: 6/3/2016, 15:39     Haul Tathia - Bio-Haul!
CITAZIONE (Burning_Phoenix @ 5/3/2016, 19:19)
Volevo chiederti: il concentrato protettivo l'hai già usato?

Io ho usato entrambe le versioni, se riesci a trovare quello vecchio con filtro misto è meglio (c'è ancora scontato in vari siti), la nuova formula mi convince meno. A me il concentrato serve per alcuni grossi nei e una cicatrice chirurgica sulla schiena, tu vuoi provarlo sulle macchiette?

CITAZIONE (keila @ 5/3/2016, 22:49)
Per il viso ho preso La Roche Posay (consigliata da Holly :-) ), perché l'Alkemilla su tutto il viso non mi era piaciuto.

Quale linea hai scelto fra le tante? Anthelios?
view post Posted: 4/3/2016, 17:20     Makeup d'epoca: la Belle Epoque - Di tutto un pò!
CITAZIONE (Megara93 @ 3/3/2016, 22:49) 
A volte mi chiedo quali saranno le opinioni espresse da articoli riguardanti la nostra epoca, pubblicati tra 100 o più anni..

Purtroppo credo che questi anni verranno ricordati per lo stile Instagram e le tecniche da drag queen: contouring alla Kardashian, sopracciglia ombrè, labbroni, tinte opache color annegata, il nude beige , baking, strobing, ciglia finte, arabic liner, ecc Non è la realtà della strada ma quello che trovi se fai una ricerca mediatica...in pratica diranno che ci si truccava imitando uomini che si truccavano imitando le donne, faranno trattati sull'iperfemminilizzazione :lol:

P.S. sono in arrivo anche altri periodi storici! ;)
view post Posted: 2/3/2016, 10:43     CREMA ANTI-AGE VISO CORPO MULTI-EFFECT - Marche dalla A alla D
Sono assolutamente d'accordo, prodotto efficace, multi uso, ben formulato, modulabile, con un buon effetto elasticizzante e ricompattante, ottimo in inverno e di sera ma anche come doposole visto gli ingredienti restitutivi e anti age.
Se non lo si usa per corpo e smagliature la mini size per il viso basta e avanza ed è un buon compromesso per il prezzo ;)
view post Posted: 1/3/2016, 17:52     Makeup d'epoca: la Belle Epoque - Di tutto un pò!
CITAZIONE (Burning_Phoenix @ 1/3/2016, 13:53) 
mi chiedevo, questa tendenza della belle époque, che si sappia, era estesa oltre che a Francia ed iInghilterra (che immagino fossero un po' i pionieri della "moda" o di come le dame dovevano apparire) anche in un'area più vasta? Le Americhe sono da annoverare al medesimo stile?

A New York era uno stile molto diffuso sia nell'abbigliamento che nell'arredamento e proprio Edith Wharton ne fu una delle principali promulgatrici. Ai tempi l'America si considerava culturalmente inferiore all'Europa e qualsiasi cosa provenisse da Londra o Parigi era considerata sofisticata e alla moda. E' un tipo di ambiente mostrato molto bene da Scorsese in "L'età dell'innocenza", libro grazie al quale la Wharton è diventata la prima donna a vincere un Pulitzer. Nel resto del paese era seguito dalle classi sociali più elevate, specie negli stati schiavisti del sud di origine francese come la Louisiana dove il look assumeva significati politici, sociali e razziali. I pallidi eleganti "perbene" di origine europea contro i "selvaggi" vestiti di stracci dalla pelle scura, come se il diverso aspetto fisico indicasse una presunta superiorità morale.

Quest'attitudine molto inglese, puritana e protestante imposta da una donna forte come la regina Vittoria ebbe grande successo anche in una nazione cattolica e maschilista come l'Italia; anche qui la moglie ideale degna di rispetto doveva essere pallida (=passa molto tempo in casa), coperta da capo a piedi (=non attrae sessualmente altri uomini) e con i fianchi larghi (=regge molte gravidanze).

Venne esportato dai colonialisti persino in India e Nord Africa ed era popolarissimo nei territori dell'impero austro-ungarico. La stessa principessa Sissi era talmente ossessionata da questi canoni estetici da sfiorare l'anoressia e sviluppò tutta una serie di nevrosi molto moderne dalle diete assurde a sfiancanti esercizi fisici pur di rimanere "magra" ovvero entrare nel bustino più piccolo con la vita più stretta possibile.
view post Posted: 29/2/2016, 17:50     +1Makeup d'epoca: la Belle Epoque - Di tutto un pò!


La tipica bellezza tra fine '800 e inizio '900 prevedeva grandi occhi tondi infantili, un vitino da vespa stretto da un bustino con le stecche di balena, un'accentuata linea a clessidra o a S e un'aria naturale, fragile, delicata, malaticcia. Ufficialmente era tabù tutto ciò che era artificiale come trucco e tinte per capelli.


La pelle doveva essere il più pallida possibile per distinguersi da quella arrossata e abbronzata delle classi più umili e per ottenerla le donne erano disposte a tutto usando fluidi e creme sbiancanti a base di candeggianti, piombo e arsenico. Indispensabili prima di uscire l'ombrellino parasole e la cipria di riso. Nelle occasioni speciali spesso venivano ripassate le vene e i capillari su collo, tempie e decolleté con il colore verde/viola/blu per accentuare ancora di più il contrasto con il candore della pelle e aumentare l'aria cagionevole.

Il prodotto must have di questo periodo: Valaze, la prima crema pastorizzata e a lunga durata dalle proprietà schiarenti, idratanti e protettive



Le unghie erano lasciate al naturale o lucidate con una pasta levigante.

I capelli bianchi non davano fastidio anzi si pensava che ringiovanissero mentre i capelli lisci e piatti erano considerati sinonimo di brutto carattere. La donna ideale li portava ondulati, vaporosi e morbidamente raccolti, per arrivare a questo risultato si usavano ferri arricciacapelli, permanenti, toupet e ciocche posticce da intrecciare a quelle vere (antenate delle extensions!). La pettinatura più famosa era la Gainsborough ispirata ai quadri dell'omonimo pittore. All'aperto la testa doveva sempre essere coperta, di solito da un cappello a tesa larga decorato con nastri, fiori o piume. Il peso che le donne sostenevano sul capo era talmente tanto che erano costrette a indossare un supporto speciale alla base del collo (collier de chien) e a camminare piano con un portamento rigido ed eretto.

Capelli e cappelli






In mezzo a tutto questo perbenismo una nota stonata: molte ragazze di buona famiglia portavano anellini ai capezzoli (piercing), probabilmente per alzare il seno, aggiungendo altro dolore fisico alla tortura imposta dai bustini spesso talmente stretti da modificare gli organi interni, causare problemi di digestione e respirazione, svenimenti e a volte persino la morte.

Le prime a osare un trucco colorato in pubblico furono le attrici di teatro, già abituate a farlo per lavoro, e le suffragette che capirono subito di doversi sempre presentare in modo impeccabile per evitare accuse sterili al loro aspetto fisico. Ben presto le donne più in vista e indipendenti iniziarono a imitarle rendendo più comune l'uso della matita per sopracciglia, l'ombretto, il rouge de theatre (blush, fard) e l'henné.

LA GIBSON GIRL: la vera icona di stile di questo periodo non è un personaggio in carne e ossa ma un'illustrazione creata da Charles Dana Gibson e apparsa sul periodico Collier per quasi vent'anni. Fra il 1890 e il 1910 non solo ha influenzato il look e l'abbigliamento delle donne ma anche il comportamento ispirandole a essere più autonome e attive facendo sport, viaggiando e addirittura guidando da sole le prime auto. Piaceva molto anche agli uomini e contribuì a cambiare lo stereotipo della "brava ragazza", per gli scapoli venne stampata una carta da parati con il suo profilo anticipando i poster delle pin up.





Carta da parati per scapoli che anticipa il mondo delle pin up :) :



Altre icone di stile:
le attrici Camille Clifford (la Gibson Girl per eccellenza), Eleonora Duse e Sarah Bernhardt, le ballerine Isadora Duncan e Mata Hari, la scrittrice Edith Warthon.

Camille Clifford

view post Posted: 27/2/2016, 14:59     +1Haul Kosmetica Point - Bio-Haul!
CITAZIONE (Burning_Phoenix @ 25/2/2016, 19:34) 
dopo l'iter glicolico, terminato già da 3-4 settimane, ho come l'impressione che le macchiette stiano tornando…ho inavvertitamente preso sole stando dietro al vigneto e mi sa che sono tornate (possibile??)

Se sei predisposta alle macchie solari vedo più adatto un ciclo di vitamina C o niacinamide, il glicolico ti toglie quelle vecchie ma non ne previene di nuove, anzi, rendendo la pelle più sottile, fragile e fotosensibile, rischi di aumentarle se non usi costantemente una protezione alta quando esci. Magari l'inverno prossimo potresti provare uno dei Jalus arricchiti o l'ACE Collistar che contiene anche tropolone, una molecola specifica per il melasma.
view post Posted: 25/2/2016, 18:02     +1Maschera per pelli miste, asfittiche, con impurità - I nostri Esperimenti Cosmetici
Mi avete chiesto la differenza nel dettaglio tra questa maschera e il siero esfoliante Antos che considero un suo possibile sostituto per chi è allergico.

L'aspirina asciuga il sebo, sfiamma e schiarisce piuttosto velocemente le macchiette rosse lasciate dall'acne quindi è particolarmente adatta a pelli grasse, misto-oleose, acneiche o ex acneiche, asfittiche, ecc.

Il siero ha una componente idratante maggiore, va bene anche per pelli normali e secche, schiarisce molto più lentamente e gradualmente le macchiette ma lavora sul tono complessivo della pelle: luminosità, compattezza, pori dilatati, elasticità, ecc quindi può essere usato anche come anti age.
view post Posted: 25/2/2016, 17:55     Haul Kosmetica Point - Bio-Haul!
I primi giorni ti serviranno per sperimentare e capire la giusta quantità che ti serve e la combinazione più adatta a te, comincerei con non più di due prodotti alla volta (bava+ qualcosa) per osservare meglio l'interazione. Ricordati di non usare detergenti o tonici astringenti prima che ne impediscono la penetrazione in profondità. ;)

Sulle afte non ho idea, mi sembra uno spreco però. Una notte o due ma una goccia intera sulla ferita non una piccola parte di tutto quello che metti sul viso.
view post Posted: 24/2/2016, 17:33     +1Haul Kosmetica Point - Bio-Haul!
Approvo, approvo! :D
Tieni conto che venendo da un ciclo di glicolico la bava di lumaca all'inizio rischia di sembrarti acqua fresca al confronto ;) come trucchetto per non sprecarne nemmeno una goccia consiglio di fare un pump pieno o due mezzi pump (quantità che basta e avanza per viso e contorno occhi o viso e collo) all'interno di un cucchiaino da caffè, meglio se di plastica così non ossida, e prelevarne poca alla volta con il polpastrello così le mani non se la bevono a tradimento! Per me la sua stagione ideale è l'estate perchè è leggerissima e non fotosensibile, se vuoi una cura urto due volte al giorno sotto qualcosa di idratante e lenitivo per bilanciare, se solo una volta meglio la sera per sfruttare al massimo la rigenerazione cellulare, io preferisco la seconda opzione, mi dura di più e ottengo comunque dei bei risultati. Fattore estetico a parte, quello che trovo davvero sorprendente è la capacità curativa, se ti capita provala anche su piccole punture di insetto, graffi, bollicine, rush, ecc. li rimargina nel giro di una notte di solito.

I patch occhi li conosco, su di me hanno un effetto molto illuminante ma non particolarmente sgonfiante, consiglio di tenerli in frigorifero per aumentare l'efficacia, hanno un tempo di posa più lungo della media quindi bisogna organizzarsi il momento a disposizione.

Sono curiosissima invece di sapere il tuo parere sulla maschera viso che non ho mai provato, sai che adoro questa tipologia!! :oooh:
view post Posted: 8/2/2016, 18:05     Laurea Fidanzato S.O.S. - Di tutto un pò!
Per quanto riguarda il regalo, in queste situazioni io preferisco regalare un'esperienza da fare e ricordare insieme invece di un oggetto, per es. un weekend low cost a sorpresa, una visita in un posto che avrebbe sempre voluto vedere, una smartbox dedicata a un'attività che ama particolarmente, ecc. ;)
view post Posted: 4/2/2016, 19:38     Fondotinta Minerale - Serve un consiglio? Scrivi qua e ti aiuteremo!
Come ti capisco! Quest'anno è stato uno shock rendermi conto per la prima volta che il mio adorato minerale non fa più per me, almeno in inverno, perchè mi segna e invecchia da morire! :feee:

La soluzione più veloce ed economica mentre cerchi il fondo giusto è quella di provare a cambiare tecnica di stesura per es. con il pennello bagnato (così diventa anche più coprente), fissando il trucco con uno spray tipo Nebbia fissante di Neve o dell'acqua termale, picchiettando sulla base finita una spugnetta leggermente inumidita tipo beauty blender, ecc. l'effetto che ottieni è subito meno polveroso, più luminoso e uniforme, con i piccoli difetti meno in risalto.

Potresti prendere in considerazione anche un primer opacizzante e levigante come l'Avant Premier di Couleur Caramel o il più economico Purobio per pelli grasse o una mousse colorata a base di silica come il Gel Bonne Mine di Couleurs Caramel o quella di Lavera.

Tra i fondi da provare ti segnalo il compatto di Sephora, le polveri Bare Minerals (la Matte più adatta all'oleosità e all'estate mentre l'Original mimetizza le rughette e secca meno, dicono grandi cose anche sulla nuova versione per pelli acneiche), e le linee makeup di AnneMarieBorlind e Dr Hauschka che sono pensate per pelli meno giovani.

Anche la cipria giusta, con effetto "soft focus" o leggermente illuminante può fare la differenza e cambiare l'effetto finale.

Se ti può interessare, di recente abbiamo parlato molto di prevenzione anti age per pelli grasse o impure: https://biomineral.blogfree.net/?t=5229428 ;)
view post Posted: 4/2/2016, 18:50     ATTIVI PURI COLLISTAR - Di tutto un pò!
Sono orgogliosa della tua mamma Dani!! :evviva3:

La Collistar nei consigli sul glicolico è fra i pochi ad andarci (giustamente) con i piedi di piombo ma è talmente delicato che si può usare anche per tutto il periodo invernale senza problemi se si volesse. Lo ialuronico + collagene seno è un affare perchè con 27/34 euro hai 50 ml di due attivi contro i soliti 30 ml a 29/37 euro per uno solo! Contiene anche gluconolattone che contribuisce a continuare la stimolazione del rinnovamento cellulare iniziata col glico (credo sia inserito per schiarire eventuali smagliature ), come ho già detto l'unico difetto per le ecotalebane è una minima percentuale di edta ma credo che in questo caso il rapporto qualità/quantità/prezzo/efficacia valga cmq la pena ;)
view post Posted: 29/1/2016, 16:49     Asos - Di tutto un pò!
Che bella idea, brava!! :evviva3:

Ho comprato spesso da Asos in passato, quando ancora non esisteva il sito italiano e da noi non erano ancora arrivate le grandi catene, era una modo per costruirsi un look più personale pur abitando in un piccolo paesino :) Negli anni l'entusiasmo è calato, il rapporto qualità prezzo così come l'innovazione sono diminuiti parecchio, paradossalmente era più facile azzeccare le taglie giuste quando era solo made in UK! :D Trovo valga ancora la pena per chi ha una fisicità particolare (le linee petit, tall, oversize e premaman alla moda sono difficili da trovare!), per i marchi di nicchia come ChiChiLondon non ancora presenti in Italia, gli accessori particolari (bijoux, borse, collant, cose per i capelli,ecc) e i regali buffi, fuori dalla norma. Il problema dei cosmetici è che vengono spesso impacchettati male, ho tante amiche a cui sono arrivati danneggiati. Ora lo uso come catalogo di moda, sfoglio le pagine come se fossero quelle di una rivista, cerco ispirazione ma poi compro da un'altra parte a meno e con miglior vestibilità! ;)
2032 replies since 14/7/2013